Villa Colli Asolani

Villa Colli Asolani

EDIFICIO RESIDENZIALE – COLLI ASOLANI (TV)

La particolarità del sito a forte pendenza collinare, ha determinato le linee guida del progetto architettonico che inserisce il fabbricato all’interno delle curve di livello della collina.
La casa si sviluppa su due piani formando due terrazzamenti paralleli che si inseriscono parzialmente all’interno della collina.

Sebbene formalmente di segno contemporaneo, il progetto mantiene l’uso dei materiali tradizionali, ovvero il legno e la pietra locale, per proporre una continuità tra tradizione e innovazione nel rispetto della particolarità delle tecniche costruttive e dei materiali tipici di questo territorio.

I quattro grandi elementi in legno che ripartiscono la facciata sottolineando la rotazione tra le opposte estremità del fabbricato, raccordano visivamente i due piani sfalsati e strutturalmente reggono la grande piastra in legno che costituisce il solaio/terrazza al centro del quale è collocata una serra in ferro e vetro. Un blocco in pietra racchiude il piano primo, sfalsato rispetto al piano terra ma anch’esso inserito nella pendenza generata dalle curve di livello. Il solaio di copertura di questo piano è previsto con un tettogiardino, per limitare l’impatto visivo del fabbricato visto dalle parti più alte della collina.

L’inserimento dell’ edificio nella pendenza del terreno è sottolineato dalla muratura e dai serramenti dell’intera facciata sud-ovest, progettata con un’inclinazione di 60°, ovvero l’inclinazione stessa della collina.


PROGETTO ARCHITETTONICO:
Arch.Paola Cattaneo
DIREZIONE LAVORI: Ing. Eddi Bortolin
PROGETTO STRUTTURALE: Ing. Eddi Bortolin
ARREDO: Arch. Cristina Cardello
IMPRESA: Asolo Costruzioni e Restauri

Piano di recupero Terramare | Jesolo

Piano Di Recupero Terramare | Jesolo

Piano di recupero per la realizzazione di 3 edifici residenziali + R.T.A. in lotto fronte mare a Jesolo

PROGETTISTA: Arch. Paola Cattaneo

COLLABORATORI: Arch. Cristina Cardello, Ing. Dario Casarin

COMMITTENTE: Eurocostruzioni

Casa A | Asolo (TV)

Casa A | Asolo (tv)

RISTRUTTURAZIONE ED AMPLIAMENTO DI UN EDIFICIO STORICO – ASOLO (TV)

L’edificio originario apparteneva al compositore veneziano Gianfrancesco Malipiero (1882-1973), asolano d’adozione, che qui usava ospitare amici artisti provenienti da tutta Europa. L’edificio storico si trovava in gravi condizioni di abbandono e per questo è stato dapprima consolidato e poi recuperato nella sua forma originaria tramite l’eliminazione delle superfetazioni successive. Si è poi proceduto alla restituzione dei fori tamponati nel tempo e al recupero dell’intonaco originale. Le cornici in pietra di Nanto (ora detta pietra di Vicenza) sono state recuperate ove possibile, così come i coppi in cotto della copertura.

Il progetto dell’ampliamento è stato realizzato in modo tale da lasciare in risalto l’edificio storico; il nuovo volume infatti, si affianca all’esistente separandosi visivamente da esso tramite una sottile fascia vetrata che all’interno inquadra il corridoio di distribuzione. Nel nuovo volume di ampliamento è alloggiata una stretta fascia di servizi distribuita su tutta la sua lunghezza fino a formare una sorta di “muro scavato” punteggiato da rare aperture ricavate da rotazioni all’interno del suo spessore. Il dialogo tra vecchio e nuovo, tra tradizione e modernità trova il suo punto di contatto nell’utilizzo degli stessi materiali costruttivi tradizionali per entrambi i fabbricati: l’intonaco locale miscelato con sabbia Erega, i serramenti e gli scuri in legno, i davanzali e le scossaline in pietra di Vicenza e la pavimentazione esterna in pietra d’Istria che avvolge in un nastro continuo l’intero sedime dell’intervento.

PUBBLICATO NELLA RIVISTA“RIABITA”-N° IX- SETTEMBRE 2010

PROGETTO ARCHITETTONICO: ARCH. PAOLA CATTANEO
DIREZIONE LAVORI: ARCH. PAOLA CATTANEO
PROGETTO STRUTTURALE: ING. CARLO TITTON con ARCH.GIANSILVIO GIRARDI-STUDIO SA04
IMPRESA: ADICO COSTRUZIONI

Casa S+S | Monfumo, Colli Asolani (TV)

Casa S+s | Monfumo, Colli Asolani (tv)

NUOVO EDIFICIO RESIDENZIALE A DUE UNITA’ ABITATIVE

Il progetto nasce nell’ambito di un piano di lottizzazione realizzato su un terreno collinare a vigneto, di proprietà del Comune di Monfumo che, una volta lottizzata l’area, l’ ha venduta a privati. In particolare, il lotto in oggetto è stato autorizzato per una cubatura pari a 1300 mc, con indicazioni di piano relative al mantenimento della “tipologia locale” e alla realizzazione di una torre all’interno del progetto architettonico. All’interno di questi vincoli, il progetto ha ripreso la tipologia architettonica locale del “casone” agricolo della tradizione veneta, rileggendolo formalmente in chiave contemporanea e rendendolo permeabile al paesaggio circostante. La lunghezza dei fronti principali del fabbricato, è interrotta da una serie di tagli verticali passanti che permettono di leggere il paesaggio attraverso l’edificio, come “cannocchiali” puntati attraverso le colline. Anche il tetto, a due falde costituito da un fitta sequenza di capriate lignee, consente la visione non interrotta del paesaggio , essendo aereo e passante, in appoggio puntiforme ad un solaio piano di copertura.La torre, già prevista dal piano di lottizzazione, emerge dalla quota del piano interrato, sottolineando il dislivello collinare di circa tre metri esistente sul lato est. Gli oscuranti in legno della facciata sud, costituiti da lamelle frangisole in legno motorizzate e scorrevoli, sono su disegno del progettista in collaborazione con Adriano Torresan, prodotte e successivamente commercializzate dalla Abba s.r.l.

Le finiture interne e l’arredamento sono ad opera della Committenza.

PROGETTO ARCHITETTONICO: Arch. Paola Cattaneo
DIREZIONE LAVORI: Arch. Paola Cattaneo
PROGETTO STRUTTURALE: Ing. Eddi Bortolin
IMPRESA: Francesco Frigo Costruzioni
COMMITTENTE: privato

Ristrutturazione e riqualificazione di edificio cimiteriale | Chiesa di Tutti i Santi, Covolo di Pederobba (TV)

Ristrutturazione E Riqualificazione Di Edificio Cimiteriale | Chiesa Di Tutti I Santi, Covolo Di Pederobba (tv)

Il piccolo edificio (4.62mx4.86m) situato all’interno del Cimitero di Covolo, nonostante la tipologia apparente di cappellina per funzioni religiose, non era mai stato consacrato ma utilizzato negli anni come fossa comune, obitorio e più di recente come magazzino. L’obiettivo dell’intervento è stato quello di realizzare un unico e particolare luogo di sepoltura per i parroci succedutisi alla guida della comunità di Covolo. Poiché vi era anche la necessità di avere uno spazio coperto per piccole funzioni religiose all’interno del Cimitero, l’edificio è stato recuperato come chiesetta
consacrata, al di sotto della quale è stata collocata la tomba per i sacerdoti.
La copertura a due falde, è stata modificata eliminando la trave di colmo del tetto, per realizzare una trave aperta in ferro che sostiene una lama vetrata che dalla sommità illumina di luce naturale la grande lastra tombale, fulcro del progetto. Quotidianamente intorno a mezzogiorno, un raggio di sole illumina in sequenza le lastre lapidee retrostanti l’altare e la piccola abside. Una struttura di piatti accoppiati in ferro regge le falde di copertura e genera una successione ritmica che aumenta visivamente la profondità dell’interno. La struttura grava sulla camera sepolcrale ipogea costituita da una scatola in cemento armato. Il nuovo pavimento della chiesa è in lastre di ardesia tagliata a spacco di cava, mantenuto staccato dalle murature perimetrali da una fessura ad una quota più bassa, rivestita in ferro. Le lastre a muro, di altezza 2.50 metri per 2 cm di spessore, sono in pietra locale fiammata.
Il progetto ha riguardato anche l’esterno della chiesetta dove è stato realizzato un piccolo sagrato in lastre di trachite, su cui appoggia una pedana cruciforme in pietra d’Istria che penetra all’interno della chiesa, sormontando come un nastro lo scalino esistente, che è stato lasciato in loco. In pietra d’Istria sono pure la lastra tombale, l’altare e lo scalino absidale, ovvero gli elementi assiali illuminati direttamente dalla luce zenitale.

PROGETTO ARCHITETTONICO: Arch. Paola Cattaneo
DIREZIONE LAVORI: Arch. Paola Cattaneo
PROGETTO STRUTTURALE: Ing. Eddi Bortolin
CARPENTERIA METALLICA: Aldo e Roberto Gobbato
COMMITTENTE: Comune di Pederobba con Parrocchia di Covolo

Tettoia fotovoltaica | Colli Asolani (TV)

Tettoia Fotovoltaica | Colli Asolani (tv)

Progetto di una tettoia con impianto fotovoltaico in copertura, Colli Asolani (TV)

PROGETTO: Arch. Paola Cattaneo

DIREZIONE LAVORI: Ing. Eddi Bortolin

IMPRESA: Asolo Costruzioni e restauri

Le Tre Tofane | Cortina D’Ampezzo (BL)

Le Tre Tofane | Cortina D’ampezzo (bl)

Il progetto riguarda la costruzione di tre nuovi fabbricati in località Pontechiesa nel comune di Cortina d’Ampezzo. Il progetto degli edifici si è caratterizzato per la ricerca di un inserimento nel paesaggio naturale e culturale ampezzano, ovvero la ricerca di un rapporto tra insediamenti e montagna, tra artificiale e naturale come sintesi dei lineamenti storici della valle ampezzana sebbene adeguati alle mutate esigenze abitative e progettuali contemporanee.

I volumi di progetto riprendono la tipologia dell’architettura rurale a partire dalla copertura con tetto bifalde caratterizzato dal “non interrotto colmale” direzionato secondo la direttrice degli edifici storici ancora presenti nell’area. Le coperture inoltre, si staccano dalla scatola muraria assumendo quasi delle configurazioni autonome.

Ogni fabbricato riprende la suddivisione tipologica tradizionale ampezzana caratterizzata dalla compresenza nello stesso edificio di una parte “civile” di abitazione e di una parte “rurale” un tempo adibita a fienile. Il progetto infatti prevede la stessa suddivisione nel diverso trattamento dei fronti; da un lato l’edificio presenta la muratura trattata ad intonaco locale con fori finestra e terrazze in misura ridotta, in opposizione al fronte opposto che è rivestito interamente in legno,
con terrazze ampie e continue e grandi fori finestra. I due edifici maggiori presentano inoltre sul fronte “fienile” la riproposizione di un elemento storico del paesaggio ampezzano quale è la tradizionale “arfa” lignea che fronteggiava gli edifici rurali e che viene qui inglobata nell’orditura lignea della facciata.

I volumi dei fabbricati prevedono un diverso trattamento dei fronti anche rispetto all’insolazione e alle visuali panoramiche; ogni edificio dialoga con l’esterno aprendosi oltre il proprio sedime con rotazioni murarie che aprono visuali panoramiche altrimenti precluse. Il rapporto con l’esterno viene inoltre sottolineato dagli aggetti e dalle terrazze, le cui posizioni mutano in ogni edificio a seconda dell’orientamento del panorama rispetto al proprio sedime.

L’impatto visivo dei singoli e ampi volumi di progetto, viene ridotto tramite la suddivisione formale e materica del basamento rispetto ai piani superiori, a loro volta alleggeriti visivamente dall’effetto chiaroscurale di aggetti e terrazze e dalla trama lignea costituita dall’orditura aerea di travi e tavole accoppiate.


PROGETTO ARCHITETTONICO: Arch. Paola Cattaneo – Arch. Ruben Verdi (Pool Engineering s.p.a.)
DIRETTORE TECNICO: Arch. Franco Lesana (Pool Engineering s.p.a.)
COORDINAMENTO PER IL PROGETTO ARCHITETTONICO: Pool Engineering s.p.a.
COLLABORATORI: Arch. Cristina Cardello – Arch. Martina Benetti (Pool Engineering s.p.a.) – Arch. Filippo Scarso (Pool Engineering s.p.a.)

Casa DM | Cortina D’Ampezzo (BL)

Casa Dm | Cortina D’ampezzo (bl)

Progetto per l’edificio di completamento del comparto denominato “Le tre tofane” a Cortina d’Ampezzo (BL)

PROGETTO: Arch. Paola Cattaneo

COMMITTENTE: privato

Campo sportivo e centro servizi allo sport | Sant’Eulalia di Borso del Grappa (TV)

Campo Sportivo E Centro Servizi Allo Sport | Sant’eulalia Di Borso Del Grappa (tv)

Il progetto prevede la riqualificazione del campo sportivo e la realizzazione di un blocco di servizi allo sport, ovvero due spogliatoi per le squadre, uno spogliatoio per gli arbitri e il personale, un locale di pronto soccorso, un bar ed un blocco cucina a servizio degli atleti.

Il difficile terreno di progetto è morfologicamente modellato da due argini in successione e si colloca retrostante l’abside della chiesa settecentesca di Sant’Eulalia. Per non interferire con i coni visuali dell’edificio storico, il progetto ha sfruttato la pendenza dell’argine sottostante il campo sportivo per inserire la nuova costruzione all’interno di esso. Frequente in questi territori è la costruzione di argini in pietra a formare scogliere con l’impiego di grandi blocchi grezzi di bianco e rosa del Grappa; il progetto riprende questa immagine e realizza una facciata inclinata rivestita da grandi lastre lapidee, che fuoriesce dal profilo dell’argine. La struttura di sostegno alle lastre è costituita da una capriata obliqua di tubolari in ferro saldati, che inquadrano le grandi vetrate laterali triangolari apribili ed il lucernario continuo sommitale. La copertura è costituita da un tetto giardino che si sviluppa alla stessa quota del campo sportivo. Quattro scalinate in pietra garantiscono l’accesso al campo dalla quota di accesso della nuova costruzione.

PROGETTO ARCHITETTONICO: Arch. Paola Cattaneo
DIREZIONE LAVORI: Ing. Fabrizio Busnardo
PROGETTO STRUTTURALE: Ing. Fabrizio Busnardo
COLLABORATORE: Arch. Cristina Cardello
IMPRESA: Asolo Costruzioni e Restauri
COMMITTENTE: Parrocchia di Sant’Eulalia – A.N.A. Sant’Eulalia

PROGETTO CO-FINANZIATO DALLA REGIONE VENETO